LE RAGAZZE DELLA POMPA

Venerdì scorso siamo andati al Monkey, in quel di Como.
Per arrivare a Como siamo passati da alcuni paesi loschi pieni di boschi, e all’altezza di una stazione di rifornimento, ho notato due ragazze in abiti succinti. A quel punto ho pensato che ormai funziona così, ovunque mettono due tette e un po’ di culi per vendere: come in tv e nella pubblicità, ho creduto che ora mettessero due benzinaie spogliate per richiamare l’attenzione degli automobilisti.
Incuriosito da quella presenza, mi sono avvicinato alle due ragazze, esclusivamente per una ricerca di mercato e per approfondire la mia conoscenza del marketing.
“Ma voi lavorate qui?” ho chiesto innocente.
“Sì, sì, noi facciamo il pieno!” l’accento slavo e i modi da battone mi fecero sorgere i primi dubbi, poi mi hanno detto qualche altra frasetta provocatoria e lì ho capito che persone avessi di fronte, allora ho detto “Voi svuotate, non fate il pieno!”.

Anche ieri siamo andati a Como e siamo passati sempre lì.
Mi sono dato ad uno sport nuovo, che non è il curling, bensì l’irrisione delle mignotte:
“Cosa ci fai con 3 euro?”
“Quanto?”
“3 euro!”
“Senti, vattene o ti tiro un sasso”
“Vaffanculo!”
Ci ha tirato un sasso, ma fortunatamente una grande accelerazione di Vaghi ha evitato che ci colpisse!

Vicino a casa mia c’è sempre una ragazza ai bordi di una strada. Un giorno stavo passando in bici e mi ha chiamato. Io ero imbarazzato e lusingato, stupito del mio fascino che la attraeva così tanto, sembrava già vogliosa di avere rapporti sessuali. Solo poco dopo ho capito che si prostituiva, ed è questa la mia unica possibilità di abbordare una donna. Che tristezza!

Due settimane fa stavo andando a Busto Arsizio e ho visto un uomo che, subdolamente, nell’andare a puttane non dimenticava l’accortezza di mettere la freccia in quella strada praticamente deserta.
Impiccheranno Geordie con una corda d’oro, è un privilegio raro.
La gente fa cose schifose, poi è galante nel dettaglio delle stesse.
Immagino che rapporto ci sarà mai stato:
“Buongiorno signorina meretrice, mi è consentito immettere il membro tra le sue labbra?”
E la prostituta, con la coerenza delle sue vesti avrà risposto:
“Ma le labbra della bocca o quelle della figa? Che vuoi, un bocchino o una scopata?”
Il subdolo cliente avrebbe risposto:
“La prima ipotesi è di mio maggior gradimento”

Infine mi chiedo come mai la prostituta sia il mestiere più vecchio del mondo: i clienti come facevano a pagarle? Se le pagavano con una pecora, allora anche l’allevatore era il mestiere più vecchio del mondo, se le pagavano col grano anche il coltivatore e così via…

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